Torre Aquila, Trento
Torre Aquila, Trento (a sinistra) e Torre Aquila, Albrecht Dürer, 1495, Londra, British Museum (a destra)
Torre dell’Aquila a Trento è una torre di tre piani che sovrasta l’antica porta dell’Aquila inserita nelle mura duecentesche della città. Il principe vescovo Giorgio di Liechstenstein alla fine del 1300 si appropria della antica torre di guardia e l’annette con un corridorio interno alle mura al Castello del Buonconsiglio sua residenza.
In quel periodo la torre viene sopraelevata e nel piano di mezzo il principe ricava un ambiente privato, una specie di studio che fa affrescare con il noto “Ciclo dei mesi”. A questa stanza si giunge salendo una scala a chiocciola in legno sulla quale originariamente si trovava la rappresentazione del mese di marzo, l’unico dipinto su legno, oggi scomparso. Nel 1535 all’epoca del Principe vescovo Bernardo Clesio la stanza subisce radicali restauri che interessano anche i dipinti rimaneggiati dal pittore rinascimentale Marcello
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Gennaio, Febbraio, Marzo (manca) e Aprile
Maggio, Giugno, Luglio e Aosto
Settembre, Ottobre, Novembre und Dicembre
Gli affreschi sono stati eseguiti da un pittore chiamato Maestro dei mesi (o Maestri Venceslao), che li realizzò prima del 1407. Rappresentano paesaggi e figure che nelle varie stagioni dell’anno cambiano rispettivamente atmosfere e occupazioni. Tutte le scene sono eseguite con estrema precisione nei particolari, sia dell’ambiente naturale e architettonico, che degli abbigliamenti, delle pettinature, dei mestieri artigiani e contadini evidenziando dettagliatamente le attrezzature dell’epoca. Il pittore per compiere questo ciclo si avvalse sicuramente di modelli ripresi dal vero e da esempi riportati sui libri della biblioteca di corte del principe vescovo Giorgio di Liechstenstein, che aveva commissionato il lavoro.
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