L’ex miniera presso il Monteneve in Alto Adige
Estrazione mineraria e galleria visitabile in
Val Ridanna Alto Adige (foto A. Prock)
Sul Monteneve erano presenti dei filoni di minerali a partire da un’altezza sul livello del mare di 2.000 m, fino a oltre 2.500 m. Soprattutto in inverno l’estrazione era un’impresa molto pericolosa. Il minerale contenente rame, piombo e argento estratto fino al XIV° secolo sul Monteneve veniva in parte fuso direttamente sul Monte Nevoso. Successivamente veniva trasportato con dei cavalli per circa 35 chilometri fino a Merano. Particolarmente faticoso era il trasporto del piombo passando per Vipiteno e il Passo del Brennero fino a Schwaz, dove veniva utilizzato per la produzione di argento. Vipiteno era la sede del tribunale montano e dei ricchi signori delle miniere, chiamati “Gewerke”. A partire dal IXX° secolo, la lavorazione del minerale veniva effettuata a Masseria, nella Val Ridanna. In modo avventuroso il minerale veniva trasportato a valle su delle rotaie. Soltanto nel XX° secolo fu costruita una funicolare. L'estrazione mineraria fu abbandonata soltanto negli anni 1980.
Oggi i visitatori possono visitare gli impianti di lavorazione a Masseria e le gallerie sul Monte Nevoso, ottenendo così un’ottima panoramica dei pericoli e delle difficoltà dell’estrazione mineraria di allora.
Mag. Anton Prock |