Ida Marcheria, deportata ad Auschwitz, racconta degli ebrei di Trieste. Dopo esser sopravvissuta a due anni di campo di concentramento, si è trasferita a Roma dove ha gestito un laboratorio di cioccolato, diventato luogo di riferimento e di ritrovo per altri deportati sopravvissuti. Shlomo Venezia e Piero Terracina sono tra i più conosciuti.Questo è la prima biografia su Ida Marcheria, realizzata grazie alla sua preziosa testimonianza diretta, consegnata in amicizia all'autore perché la diffondesse.Un documento unico per ricordare a memoria futura i tragici avvenimenti che hanno cambiato per sempre la vita e il destino di Ida e della sua famiglia deportata insieme a lei.
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Questo è il primo libro su Ida Marcheria, realizzato graziealla sua preziosa testimonianza diretta, consegnata in amicizia all’autore (Roberto Olla, conduttore, autore, regista televisivo e scrittore) perché la diffondesse.
“C’era chi desiderava una grande bistecca arrosto, chi voleva la zuppa ma come quella di casa sua con i pezzi di lardo, chi voleva un piatto di riso bollito, anche scondito, appena scolato dall’acqua. Stellina voleva un grande piatto di pastasciutta, ma grande grande, con tanto sugo, un catino di pastasciutta. Ida no, lei voleva un pezzo di cioccolato. Se chiudeva gli occhi riusciva ancora a pensare al cioccolato, quasi ne sentiva il sapore.”