La vicenda è provocatoria e ossessiva: un indissolubile legame di schiavitù reciproca lega un uomo e la sua cameriera. Tutte le mattine lei entra nella camera da letto di lui, sperando di svolgere il proprio compito alla perfezione, ma lui non fa che rilevare inesistenti manchevolezze. Tutto si svolge all'insegna della reiterazione: ogni mattina lei trova sotto le lenzuola oggetti strani, spaventosi; lui racconta un sogno ricorrente; lei si prepara alla punizione, eseguita con un rigoroso cerimoniale… Il grottesco gioco di Coover si snoda tra fantasie erotiche ed eventi inaspettati, in un'affascinante scrittura labirintica che fa di Sculacciando la cameriera una delle opere più levigate e riuscite dell'autore americano.
Empfehlung:
Molto breve, e pure scritto benissimo!
Entra, nella sua uniforme nera col grembiule bianco inamidato e la cuffietta di pizzo, appoggia lo spazzolone al muro come uno stendardo, e attraversa a grandi passi il pavimento di piastrelle lucenti per spalancare la porta-finestra del giardino come (lui pensa) per chiamare innanzi il mattino. Quel che ne rimane. Guardandola da dietro la porta del bagno, è toccato dalla sua trasparente coscienziosità, dal suo semplice entusiasmo, dalla sua facile confidenza. Che cos’altro, davvero, vuole da lei? Che importa se si è dimenticata di nuovo la scopa, o se ha una scarpa slacciata e la cuffietta storta, o se nella sua esuberanza per poco non ha rotto la porta-finestra (e prima o poi lo farà)? Quello che è meraviglioso è come le si ravvivi l’animo quando entra, è la luce che sembra sorgerle sul volto quando apre la stanza, la maniera in cui fa sembrare l’oppressiva routine di una cameriera un improvvisa invenzione d’amore