Bilbo Beggins è un semplice Hobbit della Contea, sedentario, amante della sua casa, della sua pipa e della tranquillità.
Un giorno lo stregone Gandalf, gli fa visita, portando con se tredici nani: Fili, Kili, Balin, Dwalin, Bifur, Bofur, Bombur, Gloin, Oin, Nori, Dori, Ori ed il loro capo Thorin. La visita si rivela tutt’altro che di cortesia, infatti vorrebbero ingaggiare Bilbo, per le sue doti da scassinatore, al fine di partire per poter riconquistare il regno di Erebor, la Montagna Solitaria, dimora dei nani che decenni prima venne conquistata dall’avidità del drago Smaug.
Attacchi da parte di troll, orchi, mannari e ragni, astio tra i rozzi nani ed i leggiadri elfi incontrati sulla strada, stregoni capaci di tramutarsi in feroci animali, ritrovamenti di anelli magici sottratti a strane creature delle caverne, sono solo alcune dei personaggi e delle avventure che la compagnia si vedrà costretta ad affrontare per poter proseguire il proprio viaggio e perseguire il loro obiettivo: ma dopo svariati giorni di cammino, finalmente riescono ad arrivare alla città di Lago Lungo dove vengono accolti come “eroi” per il loro coraggio nel tentare un’impresa quale sconfiggere un drago.
Una volta ad Erebor, Bilbo si intrufolerà nella tana del “mostro”, che riposa tranquillo a guardia del suo immenso tesoro, e sarà costretto a vedersela con lui e la sua grande astuzia millenaria.
Ma Bilbo non è di certo un Hobbit sprovveduto, infatti grazie alla sua intelligenza riuscirà a cavarsela, e grazie all’aiuto dei compagni nani e gli abitati coraggiosi di Lago Lungo, riuscirà persino ad abbattere il grande Smaug.
Ma la storia non si è ancora conclusa.
Anzi, qualcosa di peggio di un drago farà capolino sotto gli occhi del piccolo-grande Hobbit.