Il racconto intrecciato di Joakim Zander coinvolge il lettore dalla prima pagina fino all’ultima. Tutto ha inizio a Damasco negli anni '80, quando un padre di famiglia perde la moglie durante un'esplosione. Purtroppo occuparsi della figlia è impossibile e per questo è costretto a lasciarla all'ambasciata svedese. Klara crescerà con i nonni, ma l'identità del padre rimarrà sconosciuta, anche se il suo coinvolgimento in una situazione di vita o di morte la porterà ad avvicinarsi a lui. Il terzo protagonista di questa storia affascinante è George Loow, un giovane e rampante lobbista che verrà coinvolto a sua volta in questa pericolosa vicenda. Cercando a sua volta anche lui in tutti i modi di salvarsi.
Empfehlung:
Consiglio vivamente questo libro, non avendo smesso un attimo di leggerlo. L'intreccio delle tre storie, che con il passare delle righe, inizia a sfaldarsi e le parole di Joakim Zander che ti fanno rivivere ogni attimo descritto, fanno sì che non vorrete appoggiare il libro per un solo momento
"Voi non lo sapete, ma sono immensamente più bravo di voi. Mi trasformo più in fretta. Mi adatto meglio. Ho contorni più indefiniti e un nocciolo più duro. Tengo i miei legami corti. Se crescono, li taglio. E adesso? Adesso ho perso la concentrazione e ho consentito che crescessero, che si fortificassero. Legami di sangue."
"Klara si alzò dalla sedia e aprì la porta del piccolo sottotetto. Con cautela, ma con la sicurezza dell'abitudine, si chinò nel buio e tirò fuori una vecchia scatola da scarpe consunta, dalla quale prese un mazzo di fotografie. Le sparpagliò sul pavimento e si sedette per terra di fronte ad esse."