Matrimoni tra bambini nelle case dei principi
Nelle case degli aristocratici, i matrimoni venivano stipulati già durante l’infanzia. Le ragioni erano la precoce eliminazione della concorrenza creando legami politici vantaggiosi e sfruttare al meglio la fertilità femminile attraverso un gran numero di figli, dato che molti bambini non sopravvivevano fino all'età adulta. Fondamentalmente l’amore non aveva nessuna importanza. Gli accordi matrimoniali dei genitori spesso iniziavano con la nascita dei figli, talvolta anche prima. Spesso i giovani sposi si incontravano solo poco prima del matrimonio. Era necessario stipulare contratti matrimoniali, così come chiarire le questioni legali e finanziarie. In caso di parentela troppo vicina tra i fidanzati, era necessario richiedere la dispensa papale.
Gli sposi dovevano incontrarsi per il matrimonio e solitamente era la sposa a recarsi dallo sposo. Per i matrimoni statali, un rappresentante dello sposo poteva recarsi dalla sposa e partecipare al matrimonio “per procura” davanti a testimoni. A tale scopo, il rappresentante dello sposo saliva su un letto assieme alla sposa e scopriva la sua gamba destra oppure appoggiava la sua gamba destra già scoperta nel letto accanto alla sposa.
I veri e propri festeggiamenti del matrimonio con lo sposo avevano luogo in un secondo momento. Soltanto dopo che il matrimonio era stato consumato, esso era valido e indissolubile secondo la concezione ecclesiastica. Un matrimonio valido, celebrato e consumato, poteva essere sciolto solo dalla morte; fondamentalmente il divorzio non esisteva. Soltanto in caso di incapacità dimostrata da parte dell‘uomo di consumare il matrimonio, era possibile la separazione, ma non in caso di infertilità della donna. L’età matrimoniale solitamente coincideva con l’inizio della maturità sessuale – 14 anni per i ragazzi, 12 per le ragazze.
Nelle case dei principi, promesse di matrimonio valide potevano essere concordate già a partire dal settimo anno di vita della coppia di sposi. Il compito principale delle mogli dei principi era dare alla luce dei figli, soprattutto maschi, per assicurare la successione. Aborti, parti prematuri o con feto morto, nonché la morte precoce dei bambini facevano parte della vita delle donne.
Mag. Anton Prock
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