rossi elena
Donnerstag, 3. Oktober 2019
Zuletzt geändert: Donnerstag, 31. Oktober 2019
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Il gioco costituisce una delle principali vie dell’apprendimento e di esercizio strumentale dell’intelligenza.
Attraverso il gioco il bambino ha un coinvolgimento personale e individuale pressoché completo anche perché sa che “sta giocando” e che,comunque vada a finire la sua “realtà”, non sarà turbata.
Nella scuola, il gioco diventa mediatore didattico.
Grazie al gioco viene stimolata la motivazione negli studenti e viene ridotto il livello di stress; inoltre il gioco assume un valore simbolico, perché attraverso di esso viene incoraggiato un atteggiamento di rispetto e disponibilità verso l’altro.
I principi su cui deve basarsi la metodologia ludica sono:
1) sensorialità, che consiste nel permettere allo studente di attivare tutti i canali sensoriali. Si pensa infatti che le parole siano imparate prima se associate a odori, immagini o altre esperienze sensoriali;
2) motricità, che consiste nell’associare la lingua ai movimenti;
3) semioticità, per favorire uno sviluppo armonico della lingua insieme ai linguaggi non-verbali a disposizione;
4) relazione interpersonale per favorire lo sviluppo delle competenze sociali;
5) pragmaticità perché la lingua deve essere usata per raggiungere determinati obiettivi. Il bambino capisce in questo modo che può usare la lingua per soddisfare i propri bisogni;
6) la lingua si impara meglio se associata alle emozioni e, attraverso il gioco, possono nascere emozioni molto forti negli studenti, per esempio il senso di sfida;
7) autenticità perché attraverso il gioco si crea una situazione autentica a livello psicologico.
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