blikk20
Sonntag, 10. Januar 2016
Zuletzt geändert: Dienstag, 8. November 2016
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Il mio ultimo viaggio risale a quest’estate, durante la quale sono stata due settimane in Croazia con il mio ragazzo. Il nostro obiettivo era di arrivare fino al confine con il Montenegro.
Siamo partiti da Bolzano e abbiamo viaggiato in macchina, lungo la costa. Non avevamo grandi piani. Quando eravamo stanchi di viaggiare ci fermavamo dove più ci piaceva, sostavamo li per due o tre giorni, e poi ripartivamo verso una nuova meta.
Dormivamo in macchina, attrezzata con un letto, in camping o autocamp molto semplici e vicino al mare.
Lungo la costa ci sono moltissimo camping economici, o "autocamp", che sono dei grandi giardini di case private di abitanti del luogo che vengono adibiti ad aree di sosta.
Percorrendo tutta la costa abbiamo potuto godere del bellissimo mare della Croazia.
Il mare è, infatti, molto pulito e ricco di pesci, e l’acqua è limpida e trasparente. Le spiagge sono costituite soprattutto da sassi e scogli, e quelle in cui siamo stati erano tranquille e poco affollate, da cui abbiamo ammirato splendidi tramonti sul mare.
Durante il nostro viaggio abbiamo potuto osservare bellissimi paesaggi, visitare piccoli paesini sul mare, e famose città come Zadar(Zara), Split(Spalato) e Dubrovnik, che è l’ultima grande città prima del confine con il Montenegro. Quest’ultima è quella che mi ha colpito maggiormente.
Una della molteplici tappe è stata, inoltre, quella sulla penisola di Peljesac.
Peljesac è una lunga e stretta penisola della Dalmazia meridionale, la seconda più grande della Croazia, che si protende nell'Adriatico per circa 70 km di lunghezza parallelamente alla costa. E’ caratterizzata da un continuo alternarsi di piccole insenature, golfi, zone rocciose, boschi e vegetazione tipicamente mediterranea. E’ molto nota per la coltivazione di vigneti e olivi.
La Croazia, essendo reduce dalla recente guerra avvenuta tra 1991 e il 1995, per quanto sia stata ricostruita e restaurata, mostra ancora i segni del suo triste passato.
Dopo Dubrovnik, nel paese di Kupari, durante una passeggiata lungo il mare, ci siamo imbattuti in una zona abbandonata, con grandissimi edifici sul mare, probabilmente alberghi, completamente distrutti dalla guerra, dove si potevano nettamente vedere i segni degli spari.
Dopo aver raggiunto il confine con il Montenegro abbiamo risalito la costa e percorso a tratti l’autostrada.
La nostra ultima tappa prima di concludere il viaggio è stata il Parco nazionale dei laghi di Plitvice.
Il Parco nazionale dei laghi di Plitvice si trova nel complesso montuoso di Lička Plješivica, in un territorio di fitte foreste, ricco di corsi d'acqua, laghi e cascate. E’ il più antico ed esteso parco nazionale croato, che dal 1978 fa parte della lista dei Patrimoni dell’umanità dell'UNESCO. Dista 140 km da Zagabria.
Dopo quest'ultima esperienza tra i boschi e la vegetazione della Croazia, si è concluso il nostro viaggio.
...sognando il prossimo viaggio, vi saluto!
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blikk12
Freitag, 4. Dezember 2015
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Quel giorno dovevo andare a Roma per un viaggio di lavoro. Uscendo dal giardino di casa vidi mio figlio Matteo che mi salutava dal balcone. Mi girai e vidi le lacrime nei suoi occhi. “Dai, non preoccuparti, tornerò presto, piccolo mio!”
Salii su un taxi che mi portò in stazione, dove la mia collega Martina mi stava aspettando. Andando al binario Martina mi vide abbattuto.
Arrivati in stazione, dopo aver preso i beglietti, ci aviammo verso il binario. Era da tanto che non viaggiavo in treno. La stazione era completamente cambiata, l'unica cosa rimasta uguale era il grande orologio appeso alla parete.
Improvvisamente fu come se il tempo non fosse mai passato. Era il lontano 1988.
Ero alla stazione con i miei fratelli ad aspettare con ansia il ritorno di mio papà, che stava tornando dal suo primo lungo viaggio di lavoro in Cina. Mi ricordo ancora la tristezza di quando lo vidi partire, ma soprattutto la gioia immensa di quando lo vidi tornare.
Decisi che Matteo non doveva provare questa sofferenza. Parlai a lungo con Martina riguardo alla mia scelta e tornai a casa, dove fui ripagato dalla migliore moneta, la sorpresa e la gioia negli occhi di mio figlio. Il giorno seguente parlai con il capo, che mi diede un incarico d'ufficio per il quale non erano previsti viaggi.
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storie multimediali