blikk12
Freitag, 4. Dezember 2015
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Quel giorno dovevo andare a Roma per un viaggio di lavoro. Uscendo dal giardino di casa vidi mio figlio Matteo che mi salutava dal balcone. Mi girai e vidi le lacrime nei suoi occhi. “Dai, non preoccuparti, tornerò presto, piccolo mio!”
Salii su un taxi che mi portò in stazione, dove la mia collega Martina mi stava aspettando. Andando al binario Martina mi vide abbattuto.
Arrivati in stazione, dopo aver preso i beglietti, ci aviammo verso il binario. Era da tanto che non viaggiavo in treno. La stazione era completamente cambiata, l'unica cosa rimasta uguale era il grande orologio appeso alla parete.
Improvvisamente fu come se il tempo non fosse mai passato. Era il lontano 1988.
Ero alla stazione con i miei fratelli ad aspettare con ansia il ritorno di mio papà, che stava tornando dal suo primo lungo viaggio di lavoro in Cina. Mi ricordo ancora la tristezza di quando lo vidi partire, ma soprattutto la gioia immensa di quando lo vidi tornare.
Decisi che Matteo non doveva provare questa sofferenza. Parlai a lungo con Martina riguardo alla mia scelta e tornai a casa, dove fui ripagato dalla migliore moneta, la sorpresa e la gioia negli occhi di mio figlio. Il giorno seguente parlai con il capo, che mi diede un incarico d'ufficio per il quale non erano previsti viaggi.
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Thema:
Multimedia-Geschichte